CIUINGAM – “CHEWINGUM – L’ISOLA DEI MATTI” di Paride Benassai con Paride Benassai e Maurizio Bologna
CIUINGAM (Chewing gum,l’isola dei matti ) è uno spettacolo al quale mi lega un filo d’amore fortissimo, la mia infinita e sincera ammirazione per gli ultimi, i matti, gli alcolizzati, gli emarginati …i diversi…per me sono i veri poeti della vita, gli angeli di Dio celati in vesti che non brillano e non si manifestano…essi confondono gli animi degli uomini e li innalzano … nel turbinio di idee e parole pagano un prezzo che si chiama AMORE .
” E’ la storia di un insospettato e lucidissimo desiderio di fuga di due matti da un manicomio .E’la notte di Capodanno … la notte dei fuochi d’artificio…. Il manicomio è soltanto metafora del disagio, un luogo che per convenzione, si presta alle fughe oniriche, qui Pietro e Nino tentano una fuga alla ricerca di un nuovo inizio…un viaggio che è finzione e realtà……follia e ragione…vita e morte.
Uno spettacolo che sin dagli inizi degli anni ottanta, a Palermo, raccolse uno straordinario successo di critica e di pubblico. La prima volta debuttò il 10 novembre del 1981 al Piccolo Teatro di Palermo … Lo spettacolo ebbe fortuna e venne replicato per ben 230 volte nella sola città di Palermo….poi anche a Napoli, Messina, Catania.
Un testo che sicuramente appartiene alla memoria storica del teatro di ricerca popolare della nostra Città, nato nel segno della continuità con tutto un Teatro Palermitano ricco di storia che dagli anni settanta ha messo in scena la musicalità e lo schiamazzo poetico, u scrusciu profondo, l’alito di una città complessa.
Questa volta Pardie sarà in scena con Maurizio Bologna.
Dicono di #Ciuingam :
Ciungam, matti da (s)legare.
Assistere ad uno spettacolo interpretato da Paride Benassai e #MaurizioBologna, è già, di per sè, una garanzia di bellezza allo stato puro.
Nell’intimo contesto di quel nido d’amore e d’arte che è il teatro ditirammu, i due, affiatati come non mai, comunicano anche solo con uno sguardo, emozionando e coinvolgendo il pubblico presente. Ed è una fratellanza davvero tangibile .
Ciungam, in realtà, è qualcosa che va al di là del semplice spettacolino. E’ un teatro sofisticato e di ricerca dove, udite udite, viene affrontato un tema caldo come quello della follia. Qual è il confine tra ragione e pazzia? Tra realtà e sogno? Nino e Pietro altro strumento non hanno a disposizione, per rispondere a queste domande e tentare una via di fuga dalla clinica psichiatrica, che adoperare l’arte del gioco. In un contesto minimalista tutto ciò che è presente sul palcoscenico si presta a questa voglia di libertà. Un sacchetto per diventare “munnizza” ed esser portati via al momento opportuno, due sedie che diventano una vespa ed una bicicletta mezzi che li condurranno a sferracavallo a gustare un ottimo gelato fragola e panna, un uccello bianco su cui salire e volare, ad ali spiegate, fuori con lui, una cassetta della frutta che sarà un’edicola votiva dove pregare la Madonnina e chiedere con forza perchè”Quannu era nicu capia tutti cosi, poi, avanti ca passaru l’anni, un capiu cchiù nenti”. E quest’ultima giaculatoria continua e lenta rimane impressa nel cervello per tutto lo spettacolo , struggente quesito dal quale traspare tutta la dolce fragilità di chi la biascica.
Paride, moderno Erasmo da Rotterdam, scrive uno spettacolo dedicato agli ultimi , alle persone pazze dove però, in verità, nulla è più lucido della voglia di evasione dei due personaggi per iniziare una nuova vita, un testo ricco di riflessioni taglienti come lame.
Si ride? Tantissimo
Si riflette? Ancor di più
Si piange? Inevitabile dal momento che siamo costretti a guardarci dentro nel nostro abisso interiore fatto, molto spesso, di drammi irrisolti e di solitudini esacerbate.
Considerato il sold out delle scorse sere, oggi, addirittura replicheranno per ben due volte. A grandissima richiesta.
E se questo spettacolo va in scena dal 1981 riscuotendo gli applausi infiniti del pubblico ogni qual volta viene recitato, un motivo deve esserci.
A voi, quindi, l’onore di scoprire il perchè andando ad assistere di presenza. E se non lo fate, beh, siete un pò pazzi 😍
Ringrazio ancora una volta Paride e Maurizio che hanno scavato dentro il mio cuore regalandomi momenti di intensa gioia. (Adriana Pecoraro)
Stasera ho assistito ad uno spettacolo di grande impatto emotivo, uno spettacolo dove protagonista la follia diventa poesia, divertimento, commozione. Paride e Maurizio sono grandi interpreti di questa storia tragicomica, sono intensi, comunicano col corpo, ci trasmettono forti emozioni, una storia di follia, di un’amicizia fraterna, tra sogno realtà, voglia di libertà, di normalità. Nino e Pietro ci hanno fatto vibrare il cuore.
Consiglio ai miei amici di vedere questo bellissimo spettacolo, due grandi attori loro Paride Benassai e Maurizio Bologna.
Grazie amici miei ancora una volta mi avete donato gioia ed emozionata tanto.
Un consiglio vedetelo assolutamente amici miei al teatro Ditirammu perdervelo è da fuori (Giusy Vitrano)
“CIUINGAM”Grandissimo successo già nel 1981 e replicato centinaia di volte, ma non avevo ancora avuto la fortuna d’ assistervi. Ieri sera la Prima. Non potevamo mancare! La cornice è quella del Teatro Ditirammu, intimo e storico, e la spettacolo portato in scena è appunto “CIUINGAM” scritto dal Maestro Paride Benassai e magistralmente interpretato dallo stesso Paride Benassai e dal bravissimo Maurizio Bologna.
Essenziale e minimalista la scena , 2 sedie , un televisore e pochi altri elementi che si prestano e trasformano poliedricamente e con i quali riescono a trasporre ed a partecipare questo spaccato di realtá. Il testo in sè è già Teatro, è geniale, ma l’interpretazione dei 2 personaggi portati in scena è straordinariamente ed emotivamente realistica e coinvolgente. Il tema è la “follia” . Un ossimoro di ritmi pacati ed incalzanti, pathos e logos, di sentimenti ilari e profondi, di risate a crepapelle e lacrime che rimangono attanagliate agli occhi per pudore, di riflessioni filosofiche e vissuti popolari, di gioia e dolore, d’ amicizia e amore, follia e normalità. Ma qual è del resto la normalità?…Un coacervo infinito di sensazioni ed emozioni che ti tengono incollato alla poltrona, come infiniti sono stati gli applausi a scena aperta, a suggello di tanta bravura!
Grazie! ❤Un onore esserci stati! (Floriana Eleonora Sanseverino)
Ciungam, al Ditirammu il duo Benassai-Bologna racconta la follia in chiave tragicomica
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